domenica 11 maggio 2008

CANDIDO O L'OTTIMISMO - Voltaire

"Nel ""Candido"" oggi non è il ""racconto filosofico"" che più ci incanta, non è la satira, non è il prender forma d'una morale e d'una visione del mondo: è il ritmo. (Italo Calvino)
Vi sono delle opere così spaventosamente grandi, questa è del numero, che schiaccerebbero chi lo volesse portare. La fine di ""Candido"" è per me la prova evidente di un genio di prim'ordine. C'è l'artiglio del leone in questa conclusione tranquilla, stupida come la vita. (Gustave Flaubert)"

Scritto a ridosso di eventi tragici come il terremoto di Lisbona e la guerra dei Sette anni, "Candido" è una ironica meditazione sul destino umano, sul senso della storia e sulla ricerca della felicità, impostosi immediatamente ai contemporanei, diventando uno di quei libri - come il "Don Chisciotte" o i "Saggi" di Montaigne - su cui si è formata la coscienza moderna. Il fatto è che "Candido", sintesi di un'acutissima intelligenza critica e di una consumata maestria stilistica, resiste ad ogni lettura riduttiva perché riesce a mantenersi in miracoloso equilibrio tra l'avventura e la parabola, tra il mito e il pamphlet, tra il ritmo frenetico della comica e l'elegante grazia rococò, tra la risata liberatoria e l'amaro sarcasmo della disperazione. Inafferrabile e sempre attuale, come tutti i classici, questo breve romanzo, a più di duecento anni dalla sua pubblicazione, continua a sorprendere generazioni di lettori con la carica del suo corrivo umorismo e la sua ironica e beffarda saggezza.

WASHINGTON SQUARE - Henry James

Nella prima metà del secolo scorso New York era una città attiva, giovane, dinamica tutta tesa ad espandersi dietro il limite erboso di Canal Street per arrivare fino all'altra estremità di Manhattan. In un tranquillo angolo residenziale, in Washington Square, dietro la rispettabile facciata di un edificio in arenaria, si consuma, nella quiete di stanze severe, una storia d'amore, di cinismo, di disprezzo ed egoismo. A differenza della passione che divampa e si spegne, questi sentimenti, implacabili e silenziosi accompagnano i personaggi della vicenda per tutta la loro vita e anche oltre. I due protagonisti principali nutrono in cuore la loro ossessione consapevoli che l'irriducibile tenacia di una spietata risoluzione non li porterà alla vittoria, ma li condannerà ad una gelida solitudine.