domenica 9 dicembre 2007

JANE EYRE - Charlotte Bronte

Molte delle esperienze dell'autrice ricorrono nei romanzi che scrisse, dei quali "Jane Eyre" è il più celebre. Jane, esplicito alter ego della scrittrice, dopo anni di stenti e di solitudine, diventa istitutrice presso la famiglia Rochester. Il padrone di casa, cinico, è conquistato dalla personalità della ragazza. Ma quando scopre che la moglie di Rochester, creduta morta, è ancora in vita, prigioniera della pazzia, Jane fugge abbandonando l'uomo che le aveva chiesto di sposarlo. Sarà un enigmatico presentimento a farla tornare indietro e a preparare lo sviluppo finale del romanzo. "Jane Eyre" rappresenta per la Bronte l'appagamento artistico di un desiderio, quello dell'incontro con l'esistenza autentica e i sentimenti reali, non solo temuti e sognati.

3 commenti:

assorbenti ha detto...

L'incontro per la discussione di questo libro si terrà venerdì 18 gennaio 2008.
Abbiamo preso accordi per una cena indiana prenatalizia sabato 22 dicembre alle ore 20 al ristorante indiano di via Toti.
Per chi non riuscisse ad essere prente auguriamo buone feste e un sereno 2008

assorbenti ha detto...

Innanzitutto va rilevata la vivacità del tempo trascorso insieme. La discussione è durata per ben più di due ore e siamo rimasti tutti assieme fino ad
oltre mezzanotte. Merito di un testo che ha appassionato tutti, ma anche di un ambiente che non aveva le interferenze di rumori.
Punti discussi e principali riflessioni emerse:
- narrazione in prima persona: dà un tono più oggettivo al testo pur rimanendo espresso soggettivamente dal punto di vista della protagonista;
- "eroicità" di Jane Eyre: si manifesta nella capacità di superare le avversità, nella forte determinazione e in una volontà ferrea che, aiutata da qualche fortuito incontro con persone
positive, caratterizza Jane. Questa ha passione e piena consapevolezza delle sue emozioni, ma anche "razionalità" e coerenza con i propri principi;
- figure di persone in cui è forte il senso della religiosità: di particolare interesse in positivo la spiritualità di Helen Burns (benchè forse poco credibile in una ragazzina della sua età). Nettamente negativi i giudizi su Mr. Brocklerhurst;
- attrattività di Rochester e Jane: la discussione tra i due è arguta e manifesta il carattere di due anime che si toccano. Rochester è rude, un po' tenebroso ma anche gentile e tenero. Jane condivide con Jane la capacità di provare la stessa passione;
- "Jane Eyre" romanzo
femminista? No, perchè non è un romanzo privo di valenza sociale. Jane non combatte per un gruppo, nè quale rappresentante di una nuova femminilità;
- le case di Jane: Jane non appartiene a nessun luogo
tranne forse a Thornfield dove conosce Rochester;
- la pazzia di Bertha: la prima moglie di Rochester è bella ma corrotta, ha sin dall'inizio il germe della pazzia in cui precipita forse quale conseguenza dell'inganno perpetrato ai danni di Rochester.

Anonimo ha detto...

Interesting to know.