domenica 31 ottobre 2010

LA REGOLA DI TREMAUX - Renzo S. Crivelli

Un bancario con la passione per i poemi antichi e i labirinti ha lasciato il proprio lavoro e cambiato la propria vita grazie a un articolo scritto per il giornale della città, in cui si riconosce Novara. Diventatone caporedattore, l'uomo si ritrova però a dover fare i conti con una misteriosa "proprietà", che controlla il giornale attraverso alcune veline. Deciso a smascherarla, l'uomo si butta a capofitto alla ricerca dello scoop che la possa infangare e attraverso cui negoziare una migliore posizione economica. L'incontro con un'affascinante donna altoborghese e la scoperta di un complicatissimo labirinto cui applicare la Regola di Trémaux, l'inventore ottocentesco di un infallibile metodo per entrarvi ed uscirne indenni, lo porteranno forse alla svolta definitiva della sua vita.

7 commenti:

assorbenti ha detto...

La discussione di questo libro sarà venerdì 26 novembre a casa di Giuseppe

Giovanna ha detto...

Proposte per il prossimo mese:
Come potrete vedere, ho scelto tre scrittori di riconosciuta abilità, il cui livello è indiscutibile e le cui tre opere (completamente diverse l'una dall'altra, tra cui la prima è un romanzo storico, genere che adoro) dovrebbero destare un certo interesse tra di voi. Non ho voglia di scrivere una presentazione di ogni libro con parole mie, per cui vi faccio un copia-incolla:
!) L 'OPERA AL NERO di Marguerite Yourcenar (esiste anche il film, stesso titolo, con Gian Maria Volontè). La vita di questo protagonista inizia a Bruges agli inizi del 1500, quando viene messo alla luce da una donna di nobile casata. Zenone viene avviato dalla famiglia alla carriera cclesiastica ed affidato al canonico Bartolomeo Campanus che gli trasmette il suo amore per le belle lettere. Il ragazzo si appassiona subito ai libri e allo studio del sapere classico con cui ottiene dimestichezza di pensiero, ma si distacca anche dalla saggezza sacra e dalla dottrina cristiana. Dopo essersi iscritto alla scuola di teologia ed aver riportato stupefacenti risultati, Zenone decide di partire e di dedicarsi ad una vita errante per trovare sé stesso girando il mondo. Svolge i più svariati lavori mentre le sue vere occupazioni sono la medicina, la filosofia e l’alchimia e per questo passa di città in città e di corte in corte sempre alla ricerca di un nuovo sapere. Scrive libri sulla scienza e sull’alchimia e spesso viene ricercato e condannato per le sue teorie atee e talvolta eretiche. La sua è l'epoca della riforma e della controriforma, periodo in cui le controversie religiose tengono banco e in cui si rischia il rogo per il solo sospetto di eresia (un capitolo della prima parte è dedicato alla rivolta di Münster).

All’età di quarant’anni Zenone decide di tornare sui suoi passi e di trascorrere un po’ di tempo a Bruges sotto il falso nome di Sebastiano Theus. Qui incontra l’istruito priore dei Cordiglieri che gli offre un posto come medico presso l’ospizio del suo ordine. Il suo stato di immobilità e di monotonia del suo nuovo lavoro non gli fa rimpiangere la vita movimentata fino allora trascorsa, anzi è l’inizio di una nuova stagione della sua vita. Zenone continua la sua fervente attività intellettuale che però non si rivolge più alle grande tematiche ma alla riflessione sul rapporto tra il corpo e il mondo. Ne risulta un radicale distacco dalla propria particolarità umana, Zenone si immerge nell'oceano delle forme abbandonando ogni preconcetto filosofico. È in questo momento che Zenone capisce che si sta compiendo in lui l’opus nigrum ((LA)"opera nera"), ovvero la fase alchemica di spoliazione delle forme, della dissociazione degli elementi e di purificazione della materia: egli stesso è la propria opera, e deve attraversare la fase della 'nigredo' per purificare la propria sostanza dalle filosofie e teologie imperfette del suo secolo ed accedere così ad una diversa cognizione del mondo e di se stesso.

Giovanna ha detto...

2) LA LINEA D'OMBRA di Joseph Conrad (Bompiani, un centinaio di pagine)

La storia viene narrata in prima persona dal protagonista: costui, primo ufficiale in servizio su una nave nei mari d'oriente, improvvisamente, senza alcun motivo riconoscibile agli altri e a se stesso, si licenzia in cerca di qualcosa di più dalla vita. Sceso a terra, alloggiato in una sistemazione per marinai a Singapore e in preda della noia verso tutto e tutti (che considera universalmente stupidi e poco interessanti), fortunatamente ha l'opportunità della vita sotto forma di un'offerta del comando di una nave situata a Bangkok il cui capitano precedente è morto pazzo.
Il protagonista parte immediatamente più che certo di essere l'uomo giusto per l'incarico e felice di avere saltato tutta la gavetta che si era immaginato di dover svolgere prima di avere la possibilità di arrivare a un incarico del genere. Imbarcato sulla nave comincia subito ad avere discussioni con il primo ufficiale Burns che sospetta aspirasse ad assumere il ruolo del defunto comandante con il quale aveva avuto una durissima discussione poco prima della sua morte nel corso della quale aveva maledetto la nave. Pare quasi che la maledizione si avveri. Infatti la nave, salpata, è in preda a un'epidemia di febbri tropicali che debilita e mette fuori combattimento tutti tranne il protagonista e il cuoco della nave, Ransome. Epidemia non curabile avendo il capitano precedente illegalmente venduto la scorta di medicine subito prima della sua morte. Non basta: distrutto dalla febbre, il primo ufficiale ossessivamente ripete che il responsabile è il vecchio capitano con la sua maledizione e in più la nave incappa in una tremenda bonaccia che la mantiene immobile nell'oceano per più di due settimane. In questa difficilissima situazione il protagonista è assillato da dubbi su se stesso, sulla vita e sulle proprie capacità. Riesce a mantenere comunque, nonostante tutto, la nave in funzione grazie all'aiuto dell'indispensabile Ransome.
Alla fine il vento arriva e quella che sembra essere una nave di moribondi riesce a raggiungere Singapore. L'equipaggio malato viene trasportato all'ospedale, un nuovo equipaggio viene assunto e, immediatamente, il protagonista decide di ripartire, stavolta privo dell'aiuto di Ransome che lo aveva sostenuto nel precedente terribile viaggio, ma anche privo delle sue illusioni di gioventù e avviato a diventare uomo.

Giovanna ha detto...

3) L'AGGANCIO di Nadine Gordimer (premio Nobel x letteratura 1991) Feltrinelli Universale Economica, 270 pg.

Lei, Julie, è bianca, ricca, l'atteggiamento spregiudicato e libertario di chi può permettersi di snobbare i soldi perché ha le spalle al sicuro. Un incontro casuale, nell'autofficina, perché la macchina di Julie ha un guasto. Una storia che inizia un po' per gioco, un po' per affermare che siamo tutti uguali. Sembra un capriccio della ragazza che è abituata ad avere tutto. Lui ci sta, si lascia desiderare, si lascia attrarre in questa relazione, chissà, gli può tornare comodo.
E, invece, Julie fa sul serio e, quando a lui viene ordinato di lasciare il paese, lei insiste per sposarlo e seguirlo nel villaggio che confina col deserto, dove le donne si coprono il capo, non c'è acqua corrente e neppure la luce elettrica.
Non è una storia nuova, questa di un amore che supera le differenze di razza, di educazione, di cultura e di religione e l'incomprensione linguistica. E' nuova l'angolazione da cui Nadine Gordimer ci presenta la storia, diversa ed attuale. Esplorazione non solo del sentimento d'amore - il fascino del diverso da cui lei si sente attratta e il sentimento più ambiguo di lui, tra orgoglio della conquista e fredda valutazione dei vantaggi di questa unione - ma anche delle diverse aspettative ed aspirazioni. Lui cerca di fuggire dall'ambiente retrogrado e senza prospettive del suo villaggio e della sua famiglia. Lei, invece, ritrova, proprio in quel villaggio e in quella famiglia, una vita più semplice senza sovrastrutture. Lui, che ha sempre pensato che lei sarebbe ripartita, parte da solo verso gli Stati Uniti. Lei resta.

ECCO QUI, FANCIULLI E FANCIULLE, e se non basta ho pronto un quarto libro da proporre, sempre di Marguerite Yourcenar: ALEXIS o il trattato della Lotta Vana.

Virginia Wolf ha detto...

A volte ho sognato che nel giorno del Giudizio,quando i grandi condottieri, i grandi avvocati e statisti si faranno avanti per ricevere le loro ricompense
– le corone, gli allori , i nomi indelebilmente incisi su marmi imperituri – l’Onnipotente si rivolgera’ a Pietro e gli dira’, non senza una certa invidia nel vederci arrivare con i nostri libri sotto il braccio:
” Vedi, questi non hanno bisogno di nessuna ricompensa. Qui non abbiamo niente da offrire loro. Hanno amato leggere”.

assorbenti ha detto...

resoconto della serata:
si è svolta nella casa di Giuseppe (GRAZIE!), dipinta con allegre tinte che scaldano i cuori,
presenti: Concetta, Gabri, Giovanna, Giuseppe, Loredana, Marinella, Marisa, Massimofrico, Oscar.
dopo avere cenato, NON si è discusso del libro del mese perchè non pervenuto........
MA tutti hanno parlato di argomenti riguardanti libri,
Concetta ha parlato di un libro che ha letto e che le è piaciuto molto, "Balzac e la piccola sarta cinese" di Dai Sijie, Massimo ricorda che è stato un libro del mese del gruppo;
Marinella ha invece ricordato i più bei film tratti da libri e del sogno di Visconti di trarre un film da "La recherche";
Loredana ha letto molti libri negli ultimi tempi, soprattutto di Steinbeck (ha portato "La battaglia"), trovati nella biblioteca del suocero col vezzo di correggere i libri, anche quelli tradotti da Montale......;
Giovanna ha letto la biografia di Leonardo da Vinci e "I vichinghi";
Oscar sconsiglia appassionatamente il libro che sta leggendo, "Brevi interviste con uomini schifosi" di David Foster Wallace;
Massimo invece raccomanda molto vivamente - e ci convince tutti - "Firmino" di Sam Savage, la storia del topino intellettuale;
Marisa sta leggendo, è arrivata a metà, "Il cimitero di Praga" di Eco e lo sta trovando interessante;
Gabriella sta invece leggendo libri su equazioni matematiche di cui nessuno capisce niente e non se la sente di consigliarceli;
Giuseppe consiglia e promette di mandare via mail, "Lunga giornata verso la notte", un testo teatrale di Eugene O'Neil che, visto a teatro a Milano qualche anno fa, lo ha molto colpito;
si vota per il libro del prossimo mese, "Linea d'ombra" 3, "L'aggancio" 1, "Opera al nero" 5. The winner is la Yourcenar!!!
la prossima terna di libri sarà proposta da Oscar;
l'incontro si terrà a casa di Loredana (GRAZIE!) il 17 dicembre alle ore 19.30, posteggio privato per gli udinesi che affermano sia meglio che avere una garconniere a Parigi (MAH!), gli altri si arrangino, dice Loredana...........
invece il 5 gennaio 2011, cena con scambio di auguri e di libri al ristorante curdo,
la serata si è conclusa a tarda ora con alcuni assorbilibri (VERGOGNA!) che impacchettavano (cosiddetti dog's bag) i dolci di Oscar (GRAZIE!) e le palacinche di Loredana (GRAZIE!)

Virginia Wolf ha detto...

Mi piaceva leggere là. Accostavo la pallida poltrona alla finestra in modo che la luce mi cadesse dalle spalle sulla pagina..." e dopo un po' lo sguardo corre dal libro alla finestra, al giardiniere, ai giocatori di tennis, alle farfalle, ai fiori, e il paesaggio diventa estensione della lettura.